di Giovanni Mecchia e Maria Piro
Fin dalla sua fondazione nel 1959, lo SCR ha documentato con fotografie la sua attività e le persone che la svolgevano, soprattutto grazie a uno dei suoi fondatori, Giancarlo Costa, fotografo di professione, che però dopo i primi anni emigrò a Milano, dove tuttora vive. In quei primi anni pochi soci portavano la macchina fotografica durante le uscite, e ancora meno in grotta. Tra loro ricordiamo Lamberto Laureti, Sergio Mainella e Fabio Negrini.
Nella seconda metà degli anni ’60 si affaccia allo SCR una nuova generazione di fotografi: Giacomo Carioti, Virginio De Lanzo, Anna Maria Marchegiani, Aurelia Mohrhoff, Massimo Monaci e Giorgio Silvestri.
A partire dagli anni ’70 troviamo Franco Chiarantini e soprattutto Massimo Zampighi, poi verso la fine del decennio Oliviero Armeni, Maurizio Rattotti (altro fotografo professionista, emigrato quasi subito a Viterbo) e Gianni Mecchia. Una menzione particolare spetta a Raffaele Campagna, che attraverso le sue fotografie ci racconta i dieci anni di vita della Sezione di Carpineto Romano dello SCR.
Negli anni ’80, nonostante il diffondersi delle macchine fotografiche, diminuiscono coloro che si impegnano nella documentazione speleologica. Tra questi ricordiamo in particolare Luciano Cianetti. Le esplorazioni più importanti, come quelle della Grotta degli Urli e delle campagne in Grecia, vengono documentate da Andrea Felici. Si arriva alla fine del decennio con l’arrivo nel gruppo di Andrea Cerquetti, a cui non basta la semplice fotografia per documentare; cerca anche di eseguire foto artistiche e partecipa a concorsi fotografici anche internazionali.
Negli anni ’90 continuano a fotografare ancora Cerquetti e Gianni Mecchia, a cui si aggiungono Stefano Bevilacqua, Rosa De Filippis, Alessandro Lo Tenero, Giorgio Pintus, Massimiliano Re.
Negli anni del nuovo secolo, con l’arrivo delle fotocamere digitali, tutti i soci divengono presto possessori di apparecchi fotografici, e diventa molto più facile documentare l’attività e far circolare le immagini; ogni lunedì vengono scambiate le foto tra i partecipanti all’uscita. Tra i fotografi ricordiamo in particolare Luca Cavallari, fotografo professionista, autore di fotografie e video.
Lo SCR non ha però mai avuto un archivio fotografico.
L’occasione per la costituzione dell’archivio nasce dal lascito, da parte della vedova di Massimo Zampighi allo SCR, delle fotografie di ambito speleologico. Oltre un migliaio di foto che coprono un periodo dal 1970 al 1990.
Comincia quindi una ricostruzione, da parte degli autori di questo articolo, dei tempi, dei luoghi e dei personaggi delle foto di Massimo. Il tutto viene presentato il 18 aprile 2008 nella sede dello SCR, con la presenza di soci ed ex soci, soprattutto quelli del periodo 1970-90.
Vista l’imminenza dei festeggiamenti per il quarantennale dello SCR (in autunno), si chiede materiale fotografico e documenti agli ex soci di cui si hanno gli indirizzi di posta elettronica. Alcuni rispondono inviando per e-mail alcune foto. Gianni e Maria organizzano una serie di visite a casa di altri ex soci con computer e scanner, impegnandosi anche per più giornate.
Man mano che le foto arrivano vengono organizzati degli incontri che, oltre alla presentazione delle fotografie, hanno fatto incontrare soci che non si vedevano da venti-trent’anni.
Oggi l’archivio è composto da 5500 fotografie; c’è l’idea di inserirle nel sito dello SCR, imitando la sezione multimediale del sito della Commissione Grotte “Eugenio Boegan” di Trieste. Per quasi tutte le fotografie gli autori di questo articolo, con l’aiuto dei donatori, sono riusciti a ricostruire epoca, luoghi e personaggi, aiutandosi con le relazioni delle uscite, che un tempo venivano redatte costantemente, e che sono ancora oggi una preziosa fonte di informazioni. Dato che molti soci hanno donato foto non scattate da loro, spesso è stato necessario cercare di capire chi c’era dietro la macchina fotografica.
Grazie all’arrivo di questo materiale è stato possibile realizzare anche un album fotografico dei soci a partire dalla fondazione ad oggi, che viene costantemente aggiornato, riuscendo a dare un volto approssimativamente all’80 % de circa 800 soci che negli anni si sono iscritti al gruppo.
Qui di seguito l’elenco delle donazioni all’archivio dello SCR in ordine alfabetico. Le informazioni tra parentesi sono il numero delle fotografie donate ed il periodo alle quali si riferiscono.
Antonello Angelucci (21; 1958) – Gianni Befani (225; 1960-70)- Paolo Befani (52; 1961-71) – Pierluigi Bianchetti (25; 1971) – Raffaele Campagna (86; 1961-84) – Giulio Cappa (75; 1977-93) – Anna Carotti (1; 1963) – Flavio Cappelli (2) – Carlo Casale (59; 1957-64) – Vittorio Castellani (16; 1959-91) – Carlo Cattuto (7; 1961-62) – Luca Cavallari (544; 2004-09) – Guido Ceccarelli (7; 1998-2001) – Andrea Cerquetti (155; 1991-2004) – Luciano Cianetti (411; 1982-1990) – Sebastiano Conte (70; 1958-61) – Carla D’Andrassi (16; 1955-63) – Alfredo Diorio (22; 1976) – Simonetta Fanelli (6) – Alberta Felici (48; 1960-67) – Andrea Felici (62; 1984-90) – Roberto Formica (1119; 2005-06) – Claudio Giudici (241; 1970-2000) – Margherita Giuffrè (89; 1996-98) – Tiziana Guida (5; 1988-89) – Edoardo Kurschinski (1) – Margherita Kurschinski (8; 1977-78) – Lamberto Laureti (5; 1960) – Alessandro Lo Tenero (57; 1996-99) – Oliva Lucarelli (4; 1992-93) – Andrea Maniscalco (65; 1955-65) – Antonio Mariani (18; 1961-70) – Ada Marliani (24; 1964-71) – Manuela Martinelli (32; 1957-59) – Mario Mazzoli (2; 1979) – Aurelia Mohrhoff (21; 1964-68) – Giorgio Pasquini (246; 1955-74) – Eleonora Petrucci (7; 1978-79) – Mauro Rampini (7; 1967) – Alain Rosa (7; 1979) – Maurizio Sagnotti (101; 1968-82) – Guido Saiza (182; 1962-71) – Scipione Sarlo (3; 1977) – Francesco Paolo Sarno (14; 1960-61) – Beniamino Toro (32; 1959-62) – Raffaello Trigila (2; 1961-64) – Maria Antonietta Zampaglione Sinibaldi (31; 1960-71) – Massimo Zampighi (1325; 1970-90) – Archivio Commissione Grotte “Eugenio Boegan” di Trieste (10; 1963-69).
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